Langhe Favorita 2020 - Tibaldi

Bianco di grande piacevolezza e buona struttura ottenuto da uve Favorita in pureza, si tratta di un classico del suo territorio: Monica e Daniela ci raccontano infatti che la Favorita è stato il primo vigneto della storia Tibaldi, il più antico tramandati dai nonni che per primo hanno iniziato a produrre vino. Trova infatti nel suolo sciolto e ricco di marne calcaree il suo habitat ideale e grazie all'impegno di una generazione di giovani produttori volenterosi e coraggiosi, sta riaffiornado un interesse per questo vitigno di grande territorialità importato storicamente dalla vicina Liguria. Il colore con cui si veste al calice è un giallo paglierino cristallino, mentre al naso lascia spazio a note di frutta tropicale, come l'ananas, note floreali di ginestra e di decisa mineralità. Questa è la sua caratteristica più netta anche al palato, mineralità unita a buona persistenza, freschezza e finezza gusto-olfattiva, che lo rendono un ottimo accompagnamento per un bel frittino di pollo alla salvia! Delicato, vivace, non stanca mai!

Con Tibaldi siamo nelle meravigliosa zona del Roero, la parte nord orientale della provincia di Cuneo, in Piemonte. Si tratta del territorio compreso fra Alba e la riva sinistra del fiume Tanaro, un ambiente molto particolare per la grande varietà di paesaggi che vedono l'alternanza di boschi e dolci colline, segnate da vigne e bellissimi frutteti. Il paesaggio è inoltre caratterizzato dalla presenza delle cosiddette Rocche, ovvero di rilievi scoscesi che tagliano il territorio da sud-ovest a nord-est; in questo peculiare contesto, riconoscibile e unico, entrato a fare parte dal 2014 del Patrimonio Mondiale Unesco si sviluppa una storia viticola eccezionale, millenaria, di cui fa parte da sempre anche la famiglia Tibaldi. Oggi alla guida di questa azienda agricola situata presso il borgo medioevale di Pocapaglia, ci sono due giovani donne, Monica e Daniela, due sorelle intraprendenti e unite, complici affiatate di una storia famiiare che ha lasciato loro in eredità la preziosa esperienza dei propri avi: padre, nonno e bisnonno hanno dato il via a una produzione vitivinicola tutta rivolta alla vigna, per la vendita e l'autoconsumo, per poi nel tempo puntare ad una sempre crescente qualità capace di raccontare tradizioni e territorio. Con l'aiuto di papà Stefano e nonno Tunin, ci si dedica con meticolosa premura a ogni vite, conducendo il vigneto col principio del minimo intervento e con vendemmie interamente manuali. Il risultato sono vini genuini, tipici, territoriali, in cui raggiungono l'eccellenza i vitigni bianchi dell'Arneis e della Favorita, ma anche i rossi, Barbera e Nebbiolo.