Componimento n°3 2015 - Paglione Vini

E' un vero componimento, il nome rispecchia l'anima di questo vino così intenso, potente e al tempo stesso elegante. Il colore è di un bel rosso rubino intenso con riflessi granati, che lasciano intravedere l'età del vino, ormai giunto nel miglior periodo per essere degustato. Al naso si rivela intenso e complesso, con note di frutta rossa quale ciliegia sotto spirito, piccoli frutti rossi selvatici, il ribes e le fragoline di bosco. La spezia predominante è il chiodo di garofano, esaltato dalla discreta freschezza del vino, ma ben presente è anche la nota di tostatura, tipica dei vini evoluti. Al gusto è vellutato, presenta una morbidezza equilibrata da freschezza e buona sapidità, una bella persistenza: il finale lungo insieme al calore alcolico ci restituisce tutti gli aromi retronasali che abbiamo percepito all'olfatto. Da proporre in abbinamento a Pappardelle al ragù di cinghiale oppure a cinghiale in dolce forte.

Siamo in Provincia di Foggia e qui tra i centri abitati di Troia e Biccari, ai piedi dell'Appennino meridionale, si trova una piccola denominazione detta Cacc'e e Mmitte di Lucera DOC. L'azienda agricola Paglione fa parte di questa DOC dal nome curioso, che rimanda ad una tradizione locale di vinificazione. Come da tradizione infatti, i proprietari delle masserie, affittavano le attrezzature utili alla pigiatura dell'uva a chi ne chiedeva l'utilizzo, ma le operazioni di ogni affittuario dovevano terminare entro la giornata per permettere all'utilizzatore successivo di effettuare le proprie. Quindi colui che aveva fatto richiesta toglieva il mosto appena prodotto dalle vasche della tenuta (cacc'e) per portarlo nelle proprie cantine e un nuovo affittuario versava nelle vasche (mmitte) la propria uva da pigiare. Tra le realtà agricole più preziose di questa piccola nicchia, troviamo Paglione, un'azienda biologica a conduzione familiare, ormai arrivata alla terza generazione con l'attuale proprietario Nicola. Il lavoro qui procede con grande amore verso la terra e il territorio della Daunia tutto, al punto che la familgia Paglione ha messo a punto delle tecniche che vanno ben oltre il concetto di biologico per preservare il suolo dalla desertificazione. Un lavoro artigianale, attento e amorevole, "un metodo Paglione", che trasferisce i preziosi frutti della terra ai laboratori della azienda agricola dove il vino, come il pomodoro, viene lavorato fresco e trasformato in eccellenti conserve.