Terrano 2017 - Skerlj

Da questo vitigno autocotono a bacca rossa, Terrano, nasce un autentico testimone del temperamento del Carso, capace di grandi imprese e grandi risultati come i frutti della sua viticoltura eroica. Siamo in una zona di confine, tra Italia e Slovenia, una striscia di costa montuosa a ridosso del mare, irta e scoscesa, fatta di grandi fenditure che spaccano la roccia, di grotte, di pietre levigate friabili percorse da un vento indomabile e potente: eppure in un territorio così estremo la vite riesce, con la perizia dell'uomo, a dare alla luce vini indomiti, che raccontano la propria madre terra con profumi e sapori autoctoni. Ecco che cos'è il Terrano di Skerlj, un vino rosso austero che narra il carattere della terra e del microclima in cui nasce, un colore rosso rubino intenso e impenetrabile, dai toni ferrosi come la terra su cui sorge; si apre all'olfatto con l'odore della nuda roccia, salata e gessosa, di piccoli frutti neri freschi, saporiti e intensi ma anche pungenti, come i mirtilli neri, e di spezie dalla tendenza amaricante, come la liquirizia. Non manca di pungenza balsamica, e di note che rimandano all'amaricante delle erbe di campo con cui un tempo i monaci producevano decotti e liquori. Al gusto, il vino è fresco e minerale, il tannino si fa sentire al palato aumentando la percezione della freschezza e donando un piacevole gusto amaricante. Buona persistenza e grande finezza e tipicità. Provatelo in abbinamento a prosciutto crudo di razza mangalica ungherese (appena affettato)!

Siamo nel bellissimo borgo carsico di Sales, 15 km alle spalle della città di Trieste, in un'oasi di pace e vegetazione che guarda verso il Mare Adriatico, poco distante. L'altitudine è di circa 252 metri s.l.m. e il borgo conta poche centinaia di anime: in questo angolo di paradiso, nel terrritorio roccioso e impervio del Carso, sorge l'agriturismo Skerlj, in cui i due fratelli Matej e Kristina Skerlj, con cura amorevole e instancabile, danno vita a tre vini da vitigni autoctoni: Vitovska, Terrano, Malvasia. L'attenzione è tutta posta sulla vinifcazione e sul processo di macerazione, perchè questo non è un territorio qualsiasi. Siamo in un ambiente aspro, sferzato dalla Bora, in cui le radici dei vigneti affondano nella stessa pietra carsica in cui gli Skerlj hanno scavato la cantina per l'affinamento dei vini in botti di legno. La conduzione del vigneto giardino di dodici appezzamenti è perfezionista e segue l'insegnamento dei nonni che qui un tempo erano agricoltori: la natura prima di tutto con i suoi cicli e il rispetto di un territorio unico, speciale. La terra del Carso è rossa, ricca di sostanze ferrose che conferiscono ai vini un proprio corredo organolettico irrepetibile: i vitigni autoctoni qui coltivati, grazie a un affinamento scrupoloso, raccontano profumi e sfumature di una terra di confine molto particolare, dura ma capace di grande resilienza.