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Siamo in Abruzzo e fa un gran freddo in questa zona d'Italia. Valle Reale è infatti posto tra tre grandi riserve naturali, le più grandi e interessanti del nostro paese: Il parco naturale del Gran Sasso, il parco naturale della Majella e il parco regionale del Sirente-Velino.
E' in questa location così naturale e incontaminata che Leonardo Pizzolo, proprietario della cantina, coltiva i suoi 46 ettari di terreno con i metodi della "viticoltura di montagna" a certificazione biologica e biodinamica. Siamo a circa 400 metri di altitudine in un contesto popolato da numerose specie animali in via di estinzione. Un luogo tanto magnifico quanto colmo di avversità, una delle sfide maggiori è infatti dover proteggere i vigneti dalle precoci nevicate e dalle gelate primaverili.
Il progetto agronomico di Valle Reale inizia a prendere forma nel 1998, anno in cui la famiglia Pizzolo decide di recuperare un vecchio vigneto abbandonato all'interno della proprietà che si trova a pochi km dalla cittadina di Popoli, provincia di Pescara. L'attenta osservazione dell'ambiente in cui era inserito il vigneto e la passione per l'agricoltura di tradizione familiare diedero vita a un attento studio sul Montepulciano d'Abruzzo, in collaborazione con l'univeristà di Milano. Fu così che da quel vigneto furono prelevate gemme che hanno dato vita a altri vigneti oggi presenti all'interno della proprietà per dare continuità a un progetto portato avanti con dedizione da un gruppo affiatato e motivato di persone.